Le richieste dell'Italia all'Europa
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Direttore: Alessandro Plateroti

Le richieste dell’Italia all’Europa

Giorgia Meloni

La premier Meloni nel suo debutto al Consiglio europeo a Bruxelles ha subito posto le battaglie prioritarie dell’Italia all’Ue.

La questione energetica è un argomento prioritario del governo Meloni che prosegue in linea con il precedente esecutivo di Draghi che aveva avanzato la proposta di un price cap. La premier ha ribadito che su questa tematica l’Europa deve dare risposte chiare ed efficaci perché questo è uno dei grandi temi che i paesi non possono affrontare da soli e sui cui deve essere l’Europa a garantire una soluzione unitaria.

La discussione sul price cap arriverà lunedì 19 dicembre sperando in un accordo tra i paesi, un accordo che fatica ad arrivare a causa della grande divisione tra Italia e altri 14 paesi e Germania e Olanda che fanno ostruzione. Il Consiglio invita a «finalizzare un regolamento che istituisce un meccanismo di correzione del mercato per proteggere i cittadini e l’economia da prezzi eccessivamente elevati».

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Price cap e fondo sovrano Ue: i temi che la premier ha posto all’Europa

Per Meloni è necessario il contrasto alla speculazione soprattutto per paesi più in difficoltà e un tetto con una soglia sufficientemente ridotta. Secondo Giorgia Meloni i paesi europei dovrebbero procedere su questa questione con equilibrio ed equità.

Un altro punto su cui la premier ha battuto molto in sede di Consiglio è quella relativa alle relazioni con i paesi del Vicinato Sud. Meloni ha sottolineato l’importanza di un Mediterraneo stabile per la stabilità dell’Europa stessa e ha inoltre rivendicato un ruolo centrale tra Mediterraneo e Europa per l’Italia dal punto di vista strategico ed energetico.

Infine, l’Italia come la Francia vorrebbero aprire un fondo sovrano Ue in risposta alle nuove misure di contrasto all’inflazione decise dall’amministrazione Biden. L’Inflaction reduction act negli Usa è motivo di preoccupazione per l’Europa e i paesi membri. I provvedimenti emanati per incentivare l’energia pulita si ritorcerebbero contro le aziende europee per una questione di concorrenza sleale, come ha detto la presidente von der Leyen. A fare da muro, anche qui, sono Germania e Olanda.

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ultimo aggiornamento: 16 Dicembre 2022 15:00

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